sabato 15 agosto 2009

Tè: Pai Mu Tan

O Tea, Tee, Thè, Te'.
Oltre alla pappa sono un appassionato bevitore di tè. Ormai da anni. Non mi piace definirmi un esperto, ma è anche vero che una lunga esperienza e una continuità nel consumo ti fanno accorto nella preparazione della bevanda.

Il tè è un pò come il cibo, non solo il consumo ma la preparazione stessa. In sto mondo frenetico, di fretta blablabla la preparazione del tè necessita dei suoi tempi e di particolari attenzioni (altrimenti ti bevi un brodo o un estathè). Come e più della cucina è un momento della giornata in cui ti disconnetti e dedichi a te stesso, in cui smetti di pensare, ti lasci tutto dietro e regali del tempo al tuo benessere preparando un qualcosa di buono, votando rispetto ad una pianta e rilassandoti senza fretta, con estrema calma. Talvolta mi bevo un buon tè immerso in una vasca di acqua bollente. Se hai fretta lascia perdere. Il tè d'altronde in Giappone si è fato rito e cerimonia, il teismo fatto arte. Quindi ben armato di attrezzatura e tè buoni passiamo anche al bere, onde donare un piacevole valore aggiunto al blog.

Oggi parliamo di Pai Mu Tan, prezioso e raro tè bianco, delicatissimo.
Alla vista è una meraviglia e vi verrà un imbarazzante viso furbetto davanti al negoziante quando vi accorgerete della estrema somiglianza con le foglie essiccate della Marijuana, larghe e ricche di resinina biancastra. E' un tè gonfio e aereo, a foglione, quindi comprandone un tot avrete un sacchetto gigante molto più grosso (anche il doppio) della stessa quantità/peso di qualsiasi altro tè. L'odore da secco è abbastanza normale, in infuso è delicato proprio come il suo sapore, molto delicato, leggero e tanto, tanto buono (evitate zucchero, miele e sciapate del genere che modifica e copre i sapori e gli aromi). L'acqua non deve essere a temperature troppo alte perchè è delicato e lo rovinerebbe bruciandolo. Un 65°, magari tenendolo un pò più in infusione del solito va bene. Un tè molto fine. Costa un pò più del solito, ma vi ci fate parecchie litrate. Se poi pensate quanto vi fanno pagare una pessima pinta (0,4) di birra nei pub ecco che ogni dubbio di passaggio al tè dovrebbe svanire.





Buona bevuta!

CZ:

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