venerdì 25 febbraio 2011

Carnevale? Fioretti, of course.


Nella mia familia, da sempre vaga la fenomenalia ricetta dei Fioretti che si fanno in zona carnescialesca in substituzione dei classicci scroccafusi o sfrappe et similia. E sono moooooolto più gratificanti. Prima la nonna, poi la mamma e in futuro chissà, lo stesso Chaoszilla. E ci porteremo la ricetta nella tomba.



Praticamente prendono il nome dalla forma di fiorellino...




...bagnato di Alchermes, al posto del pistillo troviamo una bella zona di nutella (o marmellata) coperta di zuchero a velo (o cocco) e optional di pinoli (dettaglio).



Se ne può fare solo uno alla volta e ci vuole un botto.


Ma a carnevale loro arrivano sempre, sono tanto buoni e tanto belli (e io ingrasso). Buone feste e non usate cibo per mascherarvi! Magnatelo!

CZ:

lunedì 14 febbraio 2011

Un risottino con le foto fuori fuoco

Il pretesto è stato il seguente, ovvero l'aver trovato in un supermercato questa busta con dentro un buffo tris di risi.


profilo

Spalle

Praticamente è un misto di riso canadese, indiano e francese.
Bene, ora inventiamoci qualcosa da metterci insieme.
Un sedano.
prima

e dopo

Cipolla fuori fuoco (solo dopo)

Fagioli



Verdicchio dei castelli di Jesi (fuori fuoco)

Peperoncini di orto Chaoszilla.



E si va!
Soffritto di cipolla e sedano, bagnati di vino e allietati dalla salsiccia. Poi aggiungiamo i fagioli e poi il riso.



Su un alltro fornello prepariamo del brodo e lo teniamo pronto per allungare il riso durante la cottura.



cuoci cuoci...



cuoci cuoci...



Pronto. Ollè, a tavola.



Prendetevi i vostri tempi perchè non si fa in 10 minuti.



Mangiate come non ci fosse un domani e collassate su un divano per sempre.

CZ:

sabato 5 febbraio 2011

Tom Yum Goong. Una zuppa e l'action marziale thailandese.


 



La Tom Yum è una tipicissima zuppa prevalentemente thailandese ma che ha una buona diffusione nel resto dell'Asia (Malesia, Singapore, Indonesia...). A seconda poi di ingredienti particolari si accoppia con altri nomi, tipo la Tom Yum Goong piccantissima e con dentro dei crostacei tipo gamberi. Esiste anche con pollo, funghi e pesci vari. Bhè, ovviamente, come esiste il dado knorr eiste anche il modo di trovarsela già fatta. Ovvero in barattolo. Buttate due cucchiai dell'intruglio (che alla vista ha una forma di cremina tipo patè di qualcosa) in acqua bollente e aggiungete ingredienti vari a scelta, dal riso alle "bestiole" citate sopra. Ed è fatta. Il sapore è molto particolare, acidulo (causa lime) e piccante, non per tutti. Qui sotto vedete il barattolotto in tutto il suo vitreo splendore.






 



Come dicevo la zuppa, quale specie di vanto nazionale ha anche dato il nome ad un film di successo, del 2005 The Protector, edito anche in Italia, con il nuovo genio delle arti marziali thailandesi, Tony Jaa. Bhè, il titolo originale del film è proprio Tom Yum Goong. A voi il trailer (della brutta versione americanizzata):



 



 


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=8-XZf1a6_R4]

 

mercoledì 26 gennaio 2011

Iemo a lu focarò: Torre di Palme (il mio regalo di Natale)


Per Natale Ah-Pa mi ha regalato un pranzo a Torre di Palme, ridentissimo paesino/rocca appiccicato sopra un cucuzzolo a strapiombo sul mare nel sud delle Marche, zona Fermo.



(Foto fatta in loco dal sottoscritto)



Ecco, di fianco al paese c'è pure un sentiero chiamato "boschetto del Cugnolo", dietro cui si nasconde la leggenda/storia/verità/dramma di due amanti platonici, una cittadina e un soldato in licenza, che pur di non separarsi si sono suicidati insieme (ora vi evito tutte le complicazioni del caso e la varie svolte interne alla narrazione). Un bel percoso/passeggiata in una vegetazione lussureggiante con una vista sul mare streptiosa. La storia oltretuto è molto bella tra Giulietta e Romeo e echi nipponici, informatevi è interessante. Si perchè qui si parla de magnà!

Il ristorante di cui parliamo oggi infatti ha il pittoresco titolo di "Iemo a lu focarò" (che in italiano vuol dire tipo..... Andiamo al grosso fuoco, al falò, credo camino in questo caso. Bhò. Chi sa, parli).




 




L'ambiente interno è un frammisto tra moderno e antico, si entra da una sorta di cantina naturale e si sale al secondo piano in una terrazza coperta. Ricercato, mediamente lussuoso, tra il formale e l'informale. Sicuramente molto ricercato, anche nei piatti. Tutto all'insegna della cucina locale di una volta e dei prodotti tipici della zona.







Ok, possiamo avere un pasto completo e scegliere tra un tot cose. Si parte. Sopra il tavolo troviamo già dei panetti pittoreschi e farciti.



E si va con l'ampio antipastino. Delle olive all'ascolana. VERE. Sanno di olive all'ascolana. Quelle cose che mangiate nei pub di Milano hanno un sapore diverso. Sappiatelo.



Accompagnato da una specie di prosecchino locale.

Un pò di frittini...

Dei salumi, nello specifico buon prosciutto.

Piattoni di cose varie (in primo piano c'è del lonzino con finocchi e pepe. Buono)


Caponata di verdure


Carciofi e scaglie di parmigiano

Ordiniamo intanto del buon vino facendo un calcolo tra filiera corta e al contempo vini non prossimi alle nostre zone di provenienza (contate che qui siamo a circa un'ora da casa).

Ancora verdure.

Le immancabili e squisite lenticchie...

Altre verdure (spinaci se non erro) stracciate, molto buone.



Uno sformato di finocchi al forno.


Ollè, e finisce l'antipasto. Ora abbiamo chiesto due primi ma c'è l'impevisto. Ma partiamo dall'inizio. Arriva il cameriere con l'urna che non vedevo da decenni a casa di nonna.



Per chi non lo sapesse, dentro ci sono i cappelletti in brodo. Ne mangio due piatti, quindi non sono pochissimi. Li ho contati, circa 30 per due persone.



Poi dovevano arrivare i tortellini di carne con un sugo bello, invece sbagliano e ci portano quelli di ricotta. Ce ne accorgiamo solo dopo averne mangiati troppi e sapete...la mia intolleranza ai latticini...

Ma tant'è, senza problema ci portano la anche cosa giusta. Sono al rosmarino e salvia.

Dopodiché ci scegliamo due tipi di carni e in un battibaleno arrivano.

C'è una tagliata di carni con un lato cotto e uno al sangue. Vengono servite su un piatto incandescente, quindi, volendo, basta voltarle per averle ben cotte in un attimo.



Immancabile pure la adorabile sarciccetta...



Per dolce prendiamo un misto di cantucci e crostata fatta da loro. Errore terribile!!! Non c'è vin santo o affini per fare puccetta.

...e il caffè, sembra un vero caffè, fatto con la moka, non ha il sapore e la "forma" da macchinetta!!!

Finito. Segue passeggiata in cerca di una gradita digestione. Liquori non inclusi nel menù.
Il prezzo, direte voi? Non so, è un regalo....

CZ:


PS: spero abbiate gradito le foto fatte meglio del solito. Anche "Se non Mangi...Muori" si evolve...