mercoledì 26 gennaio 2011

Iemo a lu focarò: Torre di Palme (il mio regalo di Natale)


Per Natale Ah-Pa mi ha regalato un pranzo a Torre di Palme, ridentissimo paesino/rocca appiccicato sopra un cucuzzolo a strapiombo sul mare nel sud delle Marche, zona Fermo.



(Foto fatta in loco dal sottoscritto)



Ecco, di fianco al paese c'è pure un sentiero chiamato "boschetto del Cugnolo", dietro cui si nasconde la leggenda/storia/verità/dramma di due amanti platonici, una cittadina e un soldato in licenza, che pur di non separarsi si sono suicidati insieme (ora vi evito tutte le complicazioni del caso e la varie svolte interne alla narrazione). Un bel percoso/passeggiata in una vegetazione lussureggiante con una vista sul mare streptiosa. La storia oltretuto è molto bella tra Giulietta e Romeo e echi nipponici, informatevi è interessante. Si perchè qui si parla de magnà!

Il ristorante di cui parliamo oggi infatti ha il pittoresco titolo di "Iemo a lu focarò" (che in italiano vuol dire tipo..... Andiamo al grosso fuoco, al falò, credo camino in questo caso. Bhò. Chi sa, parli).




 




L'ambiente interno è un frammisto tra moderno e antico, si entra da una sorta di cantina naturale e si sale al secondo piano in una terrazza coperta. Ricercato, mediamente lussuoso, tra il formale e l'informale. Sicuramente molto ricercato, anche nei piatti. Tutto all'insegna della cucina locale di una volta e dei prodotti tipici della zona.







Ok, possiamo avere un pasto completo e scegliere tra un tot cose. Si parte. Sopra il tavolo troviamo già dei panetti pittoreschi e farciti.



E si va con l'ampio antipastino. Delle olive all'ascolana. VERE. Sanno di olive all'ascolana. Quelle cose che mangiate nei pub di Milano hanno un sapore diverso. Sappiatelo.



Accompagnato da una specie di prosecchino locale.

Un pò di frittini...

Dei salumi, nello specifico buon prosciutto.

Piattoni di cose varie (in primo piano c'è del lonzino con finocchi e pepe. Buono)


Caponata di verdure


Carciofi e scaglie di parmigiano

Ordiniamo intanto del buon vino facendo un calcolo tra filiera corta e al contempo vini non prossimi alle nostre zone di provenienza (contate che qui siamo a circa un'ora da casa).

Ancora verdure.

Le immancabili e squisite lenticchie...

Altre verdure (spinaci se non erro) stracciate, molto buone.



Uno sformato di finocchi al forno.


Ollè, e finisce l'antipasto. Ora abbiamo chiesto due primi ma c'è l'impevisto. Ma partiamo dall'inizio. Arriva il cameriere con l'urna che non vedevo da decenni a casa di nonna.



Per chi non lo sapesse, dentro ci sono i cappelletti in brodo. Ne mangio due piatti, quindi non sono pochissimi. Li ho contati, circa 30 per due persone.



Poi dovevano arrivare i tortellini di carne con un sugo bello, invece sbagliano e ci portano quelli di ricotta. Ce ne accorgiamo solo dopo averne mangiati troppi e sapete...la mia intolleranza ai latticini...

Ma tant'è, senza problema ci portano la anche cosa giusta. Sono al rosmarino e salvia.

Dopodiché ci scegliamo due tipi di carni e in un battibaleno arrivano.

C'è una tagliata di carni con un lato cotto e uno al sangue. Vengono servite su un piatto incandescente, quindi, volendo, basta voltarle per averle ben cotte in un attimo.



Immancabile pure la adorabile sarciccetta...



Per dolce prendiamo un misto di cantucci e crostata fatta da loro. Errore terribile!!! Non c'è vin santo o affini per fare puccetta.

...e il caffè, sembra un vero caffè, fatto con la moka, non ha il sapore e la "forma" da macchinetta!!!

Finito. Segue passeggiata in cerca di una gradita digestione. Liquori non inclusi nel menù.
Il prezzo, direte voi? Non so, è un regalo....

CZ:


PS: spero abbiate gradito le foto fatte meglio del solito. Anche "Se non Mangi...Muori" si evolve...

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