venerdì 28 maggio 2010

Ghisa, teiere, tè e Tai Ping Hou Kui





Questa in foto è la mia teiera in ghisa (dietro DVD e box luccicosi). Solitamente si usa una teiera per ogni tipo di tè. Io ne ho una bianca per i bianchi, una nera per i neri e questa in ghisa per i verdi. Non lavandola con violenza, ognuna assume così la carica interna con l'aroma del tè dedicato, i tannini del tè fanno il loro lavoro all'interno. Sarebbe assurdo bere un bianco in una teiera dove si è bevuto un nero tanto è violenta la differenza dei due e la potenza invasiva dell'aroma dei neri. Le teiere in ghisa sono il top, molto costose ma ne vale la pena.





 



Questa è sempre lei ma con dentro un preziosissimo e costoso (tranquillo con un 30€ l'etto) Tai Ping Hou Kui.
Le foglie sono larghe ed aperte, e se le guardate bene da vicino potete vedere impresse su di loro le maglie dei sacchi di iuta visto che a quanto ne sò questo tè viene essiccato al vapore, schiacciandolo tra dei sacchi di iuta. E' uno spettacolo per gli occhi e dovrebbe ancora più esserlo per la bocca e il naso. Il fatto -e lo leggete tranquillamente pure in giro- è che non è così immediato beccare quantità e temperatura dell'acqua e quindi si rischia di non dargli una giusta dignità. E' comunque delizioso, soldi spesi bene.
It's tea time!!!!
CZ:

martedì 25 maggio 2010

Mauro & Chiara - oggi sposi: Un Matrimonio


...Mauro e Chiara ebbero così la nefasta idea di invitarmi al loro matrimonio, oltre a quella di sposarsi.
Mauro è un vecchio amico d'infanzia.
Chiara è la boss del blog di cucina LA CUCINA DI POLINA.
Chiara appena mi vede mi dice "fai le foto per il blog?"
Detto fatto, ecco il primo matrimotto del blog.






Il tutto vicino Mantova, la chiesa era a San Biagio di Bagnolo San Vito e il ristorante pure. Il suo nome è "Il Nespolo" Via Roncodosso, 1 - San Biagio di Bagnolo San Vito (MN).
 





Il Ristorante è in aperta campagna circondato dal quasi nulla.


 



Dietro c'è un parchetto con piscinetta per tartarughe dove hanno offerto il primo buffet a base di Bellini, Prosecco, Crodino, vino bianco frizzantello, sangria, vol-au-vent con wurstel, tartine, grissinoni avvolti dal prosciutto, tartine, verdure fritte. Dentro non fa urlare al capolavoro, è un classico ristorante da matrimonio, di media grandezza.
 





I tavoli sono denominati come le grandi capitali d'Europa. Non so quanto casualmente ma al sottoscritto e amici ci hanno messo in quello intitolato....



Il tavolo viene fornito di piatti personalizzati, acqua, vino bianco e rosso, lambrusco, pani strani e pani normali, fiurellini...






...e menù a 8bit:



E si parte con il "sorbir di agnoli" ovvero tipo tortellini in brodo. Molto buoni. Ne faccio un tris.



Mentre le bottiglie di vino rosso si svuotano come i portafogli al pub il sabato sera ecco giungere...Bhò. Non è mica chiaro dal menù. E il cameriere non è di aiuto. Fattostà che se ogni voce corrisponde ad una portata ciò che giunge alla nostra tavola sono le "Delizie della nonna" e il "Risotto alla Mantovana". Devolvo le prime al mio amico Tosi (causa abuso di formaggio) e faccio il tris del riso.







Ed ecco le tagliatelle "speck e funghi". Faccio il bis. Sò buone.




Un altro paio di bottiglie di vino e si passa al secondo e alla ciccia. "Carrè farcito con patate al forno"




Tenerissimo e delizioso ne sbrano a quantità industriali. Seguono a ruota la "tagliata di manzo" con "tortino di spinaci" e insalata



Mangio una sola dose di tagliata che non è una mia passione e mi fiondo su un tris abbondante di tortino.



"Grana con pere". Ovvero tipo 4-5 sottili fettine di pere col grana. Mi scordo la foto. Mangio solo le pere. Dopodichè il sorbetto al limone. Che mi sembra ampiamente alcoolico.



Dolce. La torta nuziale coi babbà e i pupetti sopra. Tra tutti i casini scordo la foto. Ma rimedio col caffè, tiè!



Fuori fuoco, ok, ma vi assicuro che ero nel pieno delle mie facoltà.
 



Conclusioni: nel posto si mangia da Dio. Tutto è leggero, delicato e buono, Usciamo di lì avendo mangiato come Godzilla, ma per nulla appesantiti e con la vaga idea addirittura di fare cena (che non facciamo e buttiamo solo giù mille birre, ma non vi spiego il perchè). Usciamo circa alle 18:00. Intorno, sole e pace. La cameriere sono mediamente scazzate ma un cameriere simpatico ci prende a cuore e ci coccola ingolfandoci di cibo. Un grande.
Quindi posto caldamente consigliato.
E mille auguri di buon tutto a Mauro e Chiara, grazie mille!

martedì 18 maggio 2010

Il supermercato(ne) tedesco


Torniamo in Germania.
QUA citavo un piccolo supermarket di Francoforte pieno di cazzatelle divertenti e cromaticamente cicciose.
Ma al centro città è sito un mastodontico *grande magazzino grande* pieno di praticamente un pò di tutto proveniente da ogni angolo del mondo; si vai dai vini africani, ai sushi freschi giapponesi, ai cibi italici. Fa strano trovare i maccheroncini di Campofilone, o i vini divisi per regioni italiane. Più tante cose buffe e colorate.
Segue come al solito galleria di scatti rubati.

Mille distributori di caramelle e cioccolatini dalle buffe forme e colori.






La immancabile pasta italiana "Lingua di SOUCERA" (scritto così, eh!). E' tipo in un finto tricolore, visto?






Di questi abbiamo già parlato mille volte. Immancabili.






Ancora cioccolatini dalle forme belle.
 





Cose buone.



Caramelle colorate suppostose



Vini italici della Toskana!



Tonnellate di wurstel (in barattolo)



ciocco!!!!



Sushi and Japponeserie miste rinchiuse.



Tagliatelline nostre.



Ancora un'infinità di wurstel. Tutto era in quantità illimitate. Romero ne sarebbe felice



Gran finale con bis di cioccolatini animalosi fuori fuoco. Il gattuccio con volto da spaccia, anche noto come Katzen.



...e i porchi!!! Che di carne o cioccolato sò boni uguali!



Abiamo citato Romero e quindie ccovi il video a tema relativo. Buon appetito e visione.

 





sabato 15 maggio 2010

Tex Mex? Chili con Carne!!!!



Masssi, ci piace il piccante, bisogna fare una cena, mi invito e cucino io. Arrivo alle 19:00 e comincio, cedo alle mie manie di grandezza, sommo cose e il tutto è pronto per le 23:00 quando i commensali stanno già dormendo abbondantemente sul divano. Ok, si mangia ugualmente, metà va congelato visto che volutamente ne ho fatto un botto in modo da avere una cenetta già pronta per una prossima volta.
Quando ancora non andava di moda lo si trovava nei ristoranti messicani, appunto, o in barattolo nei supermercati. Non c'era la rete (eggià) e scoprire gli ingredienti era dura. Presi un barattolo e comprai tutti gli ingredienti riportati dietro e li sniffai / usai uno ad uno per capire cos'era quel sapore/odore. Alla fine arrivai al cumino il vero segreto di un buon chili con carne.

Comunque si prende manzo in maggioranza e maiale in minoranza. L'ho tagliato a cubetti a mano e c'ho messo una marea di tempo. Trito (a mano) la cipolla e i peperoni (svuotateli dei semi e dei filamentini e tagliate a cubetti l'esterno). Scolo i fagioli che si potrebbero mescolare parte borlotti e parte neri. Soffriggete cipolla e peperoni sull'olio, poi aggiungete la carne e saltate un pò (non voi, ma il contenuto della pentola), bagnate con della birra, aggiungete tonnellate di spezie (sale, pepe, tanto cumino, cannella, coriandolo, tanto peperoncino...), mettete il pomodoro e lasciate cuocere non a fuoco altissimo quanto serve per cuocere la carne (tanto).






Se si asciuga troppo allungate con del brodo (o i tossiconi direbbero con altra birra).
 




 



Nel frattempo in disparte cuoccio del riso basmati e su un'altra pentola preparo un patè di fagioli, con un soffrittino di cipolla e i fagioli un pò bagnati da birra, li faccio ammollare, ne spiaccico un pò fino a che non diventa, dopo tanto tempo, un patè. Se vi siete ben coordinati il tutto potrebbe essere pronto allo stesso momento. Suvvia, scaldate le tortillas!!!! Dopo scolato il riso, lui si attaccherà un pò tra sè e sè. Tipica da signor basmati. Bhè, fate i carini, raccoglietelo con una tazza rotonda da latte scuotetelo finchè non si appallocca tra sè e sè e poi poggiate la palletta risultante sul piatto. Non è adorabile?????
 





Dopodiché farcite la tortillas con una mista di tutto



E buon appetito!!!!!




 



CZ:

martedì 4 maggio 2010

My lovely and first raviolonis


QUA parlavamo della mia prima pasta all'uovo e di come un altro esperimento era riuscito meno. Oggi parleremo dell'esperimento che è riuscito meno. Già che dovevo et volevo stendere la pasta all'uovo, ne buttai su parecchia. Metà si trasformò magicamente in tagliatelle, l'altra in ravioli, sulla carta.
In realtà la non perfetta alchimia delle dosi mi provocò una pasta un pò dura e poco malleabile che mi indusse obbligatoriamente a produrre dei mannaggia di ravioloni.

Per l'impasto macinai indicativamente pezzi di prosciutto e altra carnina buona bagnata da un ovetto e addizionata di pane grattato visto che io non uso formaggio.
Alla fine il raviolotto l'ho sigillato con la rotella dentata, parte cotti e parte congelati per il futuro.






Il sughetto era uno pseudo ragout. Però il tutto funzionò in parte. Da un lato rimase dentro dell'aria e dall'altra la pasta un pò indurita non si saldò perfettamente. Risultato: nell'acqua bollente andarono a galla tipo boe e alcuni si aprirono. Alla fine il macinoso del ripieno si fuse al sugo e tutto finì bene, anche se è da perfezionare. Già già.
 




 



Da vedere comunque erano belli.
Alla fine ce li siamo mangiati, sono piaciuti e quindi anche stavolta le forze del bene e della giustizia hanno trionfato. Ollè. Fame!
CZ: