martedì 4 maggio 2010

My lovely and first raviolonis


QUA parlavamo della mia prima pasta all'uovo e di come un altro esperimento era riuscito meno. Oggi parleremo dell'esperimento che è riuscito meno. Già che dovevo et volevo stendere la pasta all'uovo, ne buttai su parecchia. Metà si trasformò magicamente in tagliatelle, l'altra in ravioli, sulla carta.
In realtà la non perfetta alchimia delle dosi mi provocò una pasta un pò dura e poco malleabile che mi indusse obbligatoriamente a produrre dei mannaggia di ravioloni.

Per l'impasto macinai indicativamente pezzi di prosciutto e altra carnina buona bagnata da un ovetto e addizionata di pane grattato visto che io non uso formaggio.
Alla fine il raviolotto l'ho sigillato con la rotella dentata, parte cotti e parte congelati per il futuro.






Il sughetto era uno pseudo ragout. Però il tutto funzionò in parte. Da un lato rimase dentro dell'aria e dall'altra la pasta un pò indurita non si saldò perfettamente. Risultato: nell'acqua bollente andarono a galla tipo boe e alcuni si aprirono. Alla fine il macinoso del ripieno si fuse al sugo e tutto finì bene, anche se è da perfezionare. Già già.
 




 



Da vedere comunque erano belli.
Alla fine ce li siamo mangiati, sono piaciuti e quindi anche stavolta le forze del bene e della giustizia hanno trionfato. Ollè. Fame!
CZ:

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