giovedì 11 novembre 2010

Un altro anno d'amore: Bussana


Vi pareva, eh!!!!!



Che tutto fosse finito dopo la settimana del weirdo estivo.
E invece no.



Perchè in tanti m'hanno chiesto "e il blog? E il blog?"
Insomma, lo leggevate. Piaceva. E allora concediamoci un altro anno. Si perchè intanto il blog ha compiuto un anno. MIca pizza e fichi, mica pizza e fiche, mica cazzi, come diceva il poeta.



Quindi.....



Quindi parliamo di una surreale mangiata in un posto paradisiaco. Pare che facciamo apposta a cercare le cose "strane". E invece non è così. Siamo fortunati.




Bussana. Liguria. Un paese che a fine 800 fu devastato da un terremoto e che a differenza della bellissima Triora rimase lì mezzo demolito per un secolo e gli abitanti lo ricostruirono, ma a valle vicino al mare. "Sia mai che ci ritocca un terremoto" pensarono. E invece? Invece nei '50 arrivarono artisti da tutto il mondo che lo resero lo squat più grosso dell'universo occupando TUTTE le case di TUTTA la città, ricostruirono, restaurarono e resero il posto il paese delle arti lasciandolo esteticamente invariato. Lotta ultraviolenta con S.Remo, scontri con la polizia finché S. Remo si è arresa ed a oggi il paese è ancora una delle più belle attrazioni della Liguria. 



 



  
  



Ecco siamo andati a visitare il paese di mattina, ora non sto a farvi la guida visto che qui si parla di panza e cibo. MA, a metà mattinata è scoppiato un tellurico acquazzone.





Che si è dilungato nel momento in cui ci è venuta fame. 3 ristoranti in città, uno vegano e due molto da autogestione. Uno era pieno, si opta obbligatoriamente per il secondo, L'Osteria degli Artisti. Che all'interno era pieno uguale. Resta il fuori. All'aperto. MA all'aperto è coperto. Da una cannucciaia. Che equivale a non coperto. Quindi? Si mangia al finto coperto, con la pioggia che scende, si insinua e bagna tutto.
 



 
 
La gente si ingegna. Su i giubbotti (era ferragosto), su i cappucci e i berretti.... e infine.... su gli OMBRELLI!!!!



          







 



Cambia poco ma è meglio di niente...



          







 



Cerchiamo di asciugare l'asciugabile con fazzoletti e tovaglioli, seggiole, tavoli, i nostri corpi, ma parte un'ilare allegria con i vicini di tavolo e gli sconosciuti allo stesso tavolo visto che non c'era posto. L'atmosfera è ottima.






..arriva il pane...


 



Come non bastasse, nel posto e tutto intorno viene megafonata da un DJ interno della perenne musica reggae e raggamuffin, in pieno stile serata. Tra il vario delirio alla fine arriva il cibo che include le "trofie Osteria" (ovvero al doppio pesto)

 



           
           
...e dei salumi...



Ce ne andiamo, sazi, bagnati, musicati e allegri. Imperdibile.
Rimanete in onda e pubblicizzate sto blog, dai!!!!
Senò smetto.

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